PAOLO DE MATTEIS
Questo pittore, di cui è conservato un autoritratto al Museo di Capodimonte a Napoli, come è accaduto a molti artisti, è stato a lungo sottovalutato o dimenticato dalla critica d'arte o, al massimo, annoverato tra i seguaci di Luca Giordano o Francesco Solimena. Nel 1958, in uno studio dedicato a Francesco Solimena, il critico Ferdinando Bologna tentò una prima interpretazione dell'opera di questo pittore. E' stato il critico Oreste Ferrari, in un suo studio "Storia di Napoli" del 1970 a proporre una prima rivalutazione delle sue opere e a sottolineare che nelle sue tele si coglie il passaggio dal barocco napoletano tradizionale al recupero del classicismo e del primo rococò. Merito riconosciuto già dal critico Bernardo de Dominici che, a pochi anni dalla morte del pittore, lo aveva considerato un maestro dell'arte tardoseicentesca a Napoli. Il De Matteis, di cui non è ancora completamente analizzato il percorso artistico, seppe tradurre nella sua pittura anche alcuni motivi dell'umanesimo italiano e trovare soluzioni raffinate tra barocco e classicismo, evidenti nelle sue opere pittoriche e nei numerosi affreschi. Nel 1702 il Conte D'Estees invitò De Matteis a recarsi a Parigi. Dell'attività condotta a Parigi, nei tre anni in cui vi soggiornò, non sono purtroppo ancora state individuate sicure testimonianze pittoriche. Tornato a Napoli nel 1710, De Matteis scelse soluzioni di grande chiarezza formale, classicistiche e, per molti critici, prive dei caratteristici toni preziosi e della brillantezza cromatica (caratteristici il suo blu oltremare e i toni del violetto) che avevano caratterizzato le opere della sua maturità. Alcuni critici hanno spesso sottolineato i richiami, nelle sue opere, della lezione di Ribeira e, in generale, della pittura ispirata da Caravaggio. Fondamentale per lo studio di questo pittore sono le numerose tele eseguite a Guardia o conservate nelle chiese della cittadina. Oltre che a Guardia, nelle chiese di San Sebastiano e di San Rocco (Annunciazione; Riposo dalla fuga in Egitto; Trionfo di San Rocco; San Gennaro, San Filippo Neri e Federico Borromeo), sono conservate opere di De Matteis nel Museo Paul Getty di Malibu (Allegoria della Sapienza che incorona la Pittura regina delle Arti), in Spagna, nella certosa di San Martino a Napoli, a Monaco di Baviera nelle raccolte statali (San Giovanni Nepomuceno davanti a re Vinceslao), al Museum of Art of Bridgeport in Inghilterra (Andromeda). Di Paolo De Matteis si conserva un autoritratto nel Museo di Capodimonte a Napoli.