LA CHIESA DI SAN SEBASTIANO
Nei pressi di Piazza Castello, nella parte alta del paese, è edificata questa chiesa, considerata uno dei gioielli dell'edilizia sacra barocca. La chiesa fu costruita nel 1515, ristrutturando una precedente chiesa medievale, dalla Confraternita di Santa Maria della Pietà a cui fu dedicata. Era utilizzata sia per le funzioni sacre che per le riunioni della Confraternita. Nel 1535 i conciatori, acquistarono l'edificio e lo dedicarono a San Sebastiano, loro protettore. San Sebastiano, come San Rocco, era considerato da molti protettore contro la peste, poiché il morbo cessò a Roma nell'886 quando si portarono in processione le sue reliquie. Ampliata e arricchita rispetto all'originario assetto (di cui restano tracce in un architrave sul muro perimetrale con iscrizione dell'anno 1558) e negli apparati decorativi dalla Confraternita, nel 1688 la chiesa fu distrutta da un terribile sisma. Pochi anni dopo, nel 1703, l'edificio fu completamente ricostruito e ampliato con l'aggiunta della sagrestia. Per impreziosire l'interno furono acquistate due tele di Paolo De Matteis, pittore napoletano di fama europea, in cui è dipinto "San Sebastiano curato dalla matrona romana Irene" e "San Sebastiano massacrato dai soldati di Diocleziano". In seguito a De Matteis furono commissionati il ciclo delle pitture a fresco della volta e altre quattro tele. Al protettore della Confraternita sono dedicati la pala dell'altare maggiore, "Il martirio delle frecce", gli affreschi del transetto che ritraggono la "Gloria di San Sebastiano" e i quadroni dell'abside dove sono raffigurati il "Martirio di San Sebastiano" e "San Sebastiano curato dalla Pia Irene". Il tema centrale degli affreschi della chiesa è l'Assunzione della Vergine, legata al culto più sentito nella cittadina. Al maestro napoletano Domenico Antonio Vaccaro, che curò probabilmente le decorazioni di tutta la fabbrica, furono commissionati una serie di stucchi artistici, l'altare maggiore e probabilmente anche gli altri due altari in tarsie di marmo. Completata nei primi anni del XVIII secolo, la chiesa fu consacrata il 5 luglio 1722. Attualmente la chiesa, a cui si accede attraverso due rampe di scale laterali simmetriche, ha portale in pietra arenaria con finestrone sulla facciata, navata unica divisa in otto archi, abside con volta a vela, pregevoli altari, campanile con bulbo a spicchi maiolicati sul lato sinistro dell'edificio. Nel 1831, durante i riti iniziati il 17 luglio, la popolazione del rione Portella introdusse la scena del martirio di S. Sebastiano tra i misteri. Dalla chiesa ancora oggi parte uno dei cortei rionali di penitenti che partecipano ai Riti Settennali dell'Assunta.