LE FORRE

La natura offre un spettacolo di rara bellezza con le Forre, gole profonde fino a 20 metri che il fiume Titerno, contribuisce a scavare con la forza delle sue acque nella roccia. Il fiume nasce in località "Tre valloni" tra Monte Pastonico e Monte Pescolombardo nel Massiccio del Matese a est di Civitella Licino, frazione di Cusano Mutri. Il suo percorso, caratterizzato dalla tortuosità e dallo sfregamento sulle rocce, si divide in tre tronchi: montano, collinare e vallivo, originando tre percorsi vari delle acque, di differenti pendenze. Le forre occupano il tratto montano e collinare, tra le località di Cerreto Sannita e Cusano Mutri. La suggestione delle erosioni scavate dalla forza del Titerno nella roccia calcarea è grandissima. L'acqua lavora senza tregua queste gole, consuma la roccia, scava le marmitte dei giganti, particolari cavità rocciose tra cui si possono pescare trote, barbi, cavedani e anguille e praticare canyoning. In alcuni tratti si rivela un letto dall'aspetto sorprendentemente morbido nelle forme tondeggianti del calcare che pure richiama, nella sottesa lotta del fiume con la roccia, la categoria di ciò che è naturalmente e pericolosamente bello. Dai depositi vari rinvenuti nella zona delle forre, si può ricostruire un paesaggio geologico preistorico in cui il torrente era un emissario di un lago della cui presenza testimonierebbero anche dei particolari depositi di lignite nel territorio di Pietraroja e di Cusano Mutri.

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